“Noi giovani volontari, col cuore sigillato da quella carità che non concede riposo, fuoco che agita continuamente, abbiamo vissuto un’esperienza di crescita e radicalità dei sentimenti nell’ottica di quel donarsi all’altro che è il fondamento della nostra Associazione mettendoci a servizio degli altri e condividendo momenti irripetibili con le donne di Casa Cassibile”. A parlare è il giovane Simone Sebelic, volontario della Conferenza di San Vincenzo De Paoli di Villa San Giovanni che, nei mesi appena trascorsi, insieme ad altri volenterosi e sensibili giovani, ha svolto diverse attività ricreative presso la Casa Famiglia “Cassibile”, realtà che ospita donne affette da disturbi comportamentali.
“Abbiamo svolto varie attività, dal ballo alla musica, al gioco, senza tralasciare momenti di dialogo, di ascolto e preghiera. Il risultato? Imparare anzi volersi fare piccoli guardando quelle donne negli occhi, capire il valore dell’altro, intuire un profondo legame di fraternità nell’ordinaria straordinarietà perché non siamo stati noi un aiuto per loro ma loro un dono per noi “.
Casa Cassibile, gestita dalle suore di Santa Giovanna Antida,è una realtà assai nota ai villesi ed è stata scelta dalla Conferenza di San Vincenzo per dare la possibilità ai giovani di rapportarsi con le ospiti di casa Cassibile, e fare così tesoro di una nuova esperienza di volontariato.
I vincenziani si riuniscono in gruppi che hanno conservato il nome originario di Conferenza e queste vogliono essere vere comunità di fede e di amore, di preghiera e di azione. Le Conferenze sono al servizio della comunità e cercano di stimolarne la crescita nel segno della carità e della solidarietà, vivono la loro esperienza attraverso le riunioni e le attività di servizio concreto in favore dei meno fortunati. Ma ciò che caratterizza l’azione della San Vincenzo è l’aiuto alle persone bisognose attraverso un rapporto personale e diretto attuato con la visita a domicilio, recandosi nelle abitazioni o nelle strutture dove vivono le persone che soffrono il disagio e l’esclusione sociale.