Carissimi confratelli e consorelle, mi chiamo Emmanuel, sono di Partinico (PA), ho 27 anni, da circa 13 anni faccio parte del cammino neocatecumenale, un cammino che ti aiuta a riscoprire la fede attraverso il battesimo che si è ricevuto da bambini. Un giorno, mentre ero in chiesa durante l’ascolto della Parola di Dio, ho pregato tanto chiedendo al Signore: “aiutami a fare di me la tua Volontà.” Al termine della messa, subito mi si avvicinò una persona di nome Girolamo, che mi disse: “Emmanuel vuoi far parte della San Vincenzo De Paoli?” Ed ho accettato, ed il giorno seguente ho ricevuto anche la proposta di far parte della “Madonna di Fatima” e a poco a poco ho iniziato a seguire tutti gli impegni accettati. Quando sono entrato a far parte della San Vincenzo De Paoli, sono stato accolto da persone più grandi della mia età, ed io sono l’unico giovane, sono stato accolto come membro di una famiglia, tutti mi rispettano e mi vogliono bene, posso dire che grazie alla San Vincenzo De Paoli, ho sperimentato la gioia di poter pregare ogni domenica con i poveri, dando il pacchetto della spesa e regalando a ciascuno di loro un sorriso di conforto, poi, grazie a questa famiglia, di cui sia il presidente Giovanni Grado, il vicepresidente Gino Ferro, e poi tutti i membri della San Vincenzo, mi hanno proposto di poter partecipare al Campo Ozanam, non sapevo di cosa si trattasse però ho accettato subito l’invito. Devo dire che il Campo Ozanam è stato fantastico, perché ho conosciuto persone stupende e speciali che mi hanno regalato pezzi di storie e di forti  emozioni, sono stato a contatto con persone che frequentano la San Vincenzo da tanto tempo, ho conosciuto anche persone provenienti dall’Albania e abbiamo messo insieme la nostra esperienza. La mia è stata la più bella, perché nel 2001 all’età di 11 anni mi sono ritrovato a lottare tra la vita e la morte a causa di un’emorragia cerebrale, poi nel 2012 operato di un tumore, ed infine nel 2015 operato nuovamente per lo stesso tumore. E’ stato bello poter ricevere degli applausi, persone che mi abbracciavano, che cercavano di dare tanto conforto e darmi una mano, durante il Campo. Mi ricordo che sono stato messo con un piccolo gruppo a dare piccole testimonianze della propria vita con i bambini più piccoli, io non ho avuto il coraggio di farlo e mi sono limitato solo a dare un semplice bacio, una carezza e poi non poteva mancare di giocare insieme a loro. Durante quei momenti mi venne incontro un bambino con un dolce sorriso sulle labbra e mi disse: “Questo disegno è per te”, ho aperto il disegno ed ho trovato Gesù morto sulla croce, con tutti i particolari, e mi dicevo: Perché proprio a me? E poi quando il bambino mi ha abbracciato e mi ha accarezzato la testa nella parte dove sono stato operato, ho capito che quel bambino mi ha lasciato un messaggio semplice: Dio ti ama cosi come sei, con le tue sofferenze, mettile tutte nelle sue mani. Grazie alla San Vincenzo ho legato moltissimo con Giovanni, Maria Ketti, Santo, Licia, Monica, Padre Jerry etc..persone che non potrò mai dimenticare e che ogni giorno dedico a loro una preghiera e sono sicuro che loro ricambiano con la stessa preghiera. E’ stata un’ esperienza che mi ha aiutato a crescere molto nella fede. Non dimentico le semplici parole che ci ha detto durante un incontro Fratel Biagio Conte: “Spesso i poveri ci insegnano molte cose, che noi spesso dimentichiamo e che per noi sono e saranno i migliori maestri”. Oggi, continuo a far parte di questa splendida famiglia molto speciale e di cui non posso fare a meno, vi ringrazio di tutto cuore per avermi accolto e sostenuto in questo mio primo anno. Con affetto Emmanuel.